Questa settimana siamo andati in #Piemonte, esattamente a #Torino per testare un nuovo vino rosso. Possiamo abbinarlo con piatti di cacciagione e formaggi. Guardate la nostra #recensione per scoprire altri dettagli.
Link #Recensione :https://youtu.be/-IPaqwpbQgg
Testo recensione di questo Barbera d’Asti:
Cominciamo analizzando l’etichetta: essa risulta essere molto classica. Anche se in linea di massima i caratteri sono un po’ affollati, la dicitura “Barbera d’Asti” e la cantina di produzione sono molto leggibili e quindi contraddistinguono in maniera adeguata la bottiglia.
Al momento dell’apertura, troviamo un normale tappo di materiale agglomerato a grana fine.
Questo non mostra comunque alcun segno nè di muffe, nè di fuoriuscita del liquido ed ha quindi garantito una buona conservazione del prodotto.
A prima vista, questo rosso piemontese si presenta con un corretto colore rosso granato.
Facendo ruotare il vino nel calice, notiamo che la densità non è particolarmente alta. Allo stesso tempo, guardando attraverso il vetro, troviamo una trasparenza piuttosto elevata.
Portando il calice al naso, abbiamo notato immediatamente la sensazione pungente data dall’elevato grado alcolico: la gradazione riportata in etichetta è infatti di 14.5. Subito dopo, si sprigionano note di amarena e frutti di bosco, accompagnate da una piacevole sensazione aromatica di cacao, caffè, e tostato che è il risultato di un affinamento fatto in barrique per sei mesi.
Complessivamente, comunque, il bouquet e l’intensità aromatica non risultano particolarmente complessi.
Al palato i tannini di questo vino risultano morbidi, poco astringenti, e anche in questo caso si ripresenta la sensazione di alcolicità.
Nel complesso risulta un vino piuttosto bilanciato, pur avendo una bassa corposità. Dopo la deglutizione, riemergono chiaramente i sentori di affumicato/tostato già individuati a livello olfattivo.
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