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Testo Degustazione:
Il vino che abbiamo scelto oggi è il novello Umbro IGT Falò Lungarotti. Questo vino è ottenuto da uve Sangiovese e Merlot in parti uguali ma vinificate separatamente, e deve il suo nome ai falò che vengono accesi in primavera nei campi, per richiamare proprio quel senso di allegria adatto a questo tipo di prodotto.
Il novello è un particolare tipo di vino, messo in commercio verso la fine di Ottobre e per i soli mesi invernali, ed è ottenuto dalla vendemmia dell’anno in corso. Ma la sua particolarità non deriva solo dal periodo di produzione, ma anche dalla tecnica di vinificazione: si ricorre infatti alla cosiddetta “macerazione carbonica”, un processo in cui gli acini d’uva vengono fatti inizialmente fermentare all’interno di un serbatoio saturo di anidride carbonica, senza essere prima pigiati, per ottenere la massima estrazione aromatica dalla buccia.
Ad un primo sguardo, l’etichetta ci appare decisamente classica, semplice, con la sola raffigurazione di un affresco de 16° secolo che si trova all’interno del convento di San Francesco a Gubbio.
Andando ad aprire la bottiglia, troviamo un tappo di un acceso colore rosso molto peculiare, in resina sintetica, ma adatto a questo tipo di vino che comunque va consumato entro pochi mesi dalla produzione. Nessun problema durante l’apertura, nè alcun tipo di trasudamento del liquido.
A livello visivo, inclinando il il bicchiere su una superficie bianca, possiamo apprezzare il colore rosso rubino vivo con riflessi violacei, molto giovane, e con una rotazione notiamo poi una buona viscosità. L’intensità del colore è alta e molto gradevole alla vista, pochi raggi luminosi oltrepassano il bicchiere.
Al naso, dopo aver ossigenato un po’ il vino per farlo “aprire”, sentiamo una decisa nota alcolica (il vino infatti ha una gradazione del 13%), ma subito dopo spicca l’aroma fruttato, di frutti rossicome fragola e amarena. Non c’è comunque una grande ampiezza di aromi, ma questo è tipico di tutti i vini ottenuti per macerazione carbonica.
In bocca il vino non è molto corposo, ma dopo la deglutizione la persistenza dei sapori è lunga. La tannicità è bassa ma gradevole; anche in bocca ritroviamo i sentori fruttati e una nota leggermente dolce. Nel complesso, il vino è fresco e vivace.