Come conservare correttamente un vino

vino ossidato

Abbiamo realizzato una #videoguida molto interessante per chi vuole #conservare il proprio #vino inalterato.?
Tutti i #dettagli su #youtube, Link: https://youtu.be/TvHAYPha8To

                                              https://youtu.be/TvHAYPha8To 

 Testo tutorial di come conservare un vino:

Qui abbiamo un esempio estremo di cattiva conservazione di un vino: un rosso del ’98, quindi esattamente di 20 anni fa, che è stato fatto invecchiare in maniera non ottimale.
Anche senza aprire la bottiglia, si può subito intuire la perdita di colore del liquido contenuto, oltre ad un’importante sedimentazione scura sul fondo della bottiglia, dovuta probabilmente alla precipitazione  delle sostanze polifenoliche, dei tartrati, e di varie altre componenti che hanno subito trasformazioni chimico-fisiche non corrette nel corso dell’invecchiamento.

Al momento dell’apertura, ci rendiamo subito conto che immediatamente dopo aver tolto la capsula di protezione del tappo in sughero, sono presenti forti tracce di muffe e di liquido fuoriuscito. Infatti il tappo, a causa della diminuzione di volume per l’eccessiva secchezza, scivola subito verso il basso non appena si prova a inserire il cavatappi.

Versando il vino nel calice, questo risulta essere quasi completamente privo della sua colorazione originaria a causa della degradazione degli antociani, ed ha assunto un colore brunastro/dorato con elevata torbidità. Al naso l’eccessiva ossidazione conferisce una tipica sensazione liquorosa, molto sgradevole, ed ogni tipo di aroma è andato perso.

Il primo suggerimento per un’ottima conservazione è quindi quello di posizionare la bottiglia sempre in posizione orizzontale e mai in verticale, favorendo così il parziale assorbimento di liquido da parte del tappo che in tal modo assicurerà una migliore tenuta nel tempo.

Il secondo suggerimento è quello di assicurarsi di tenere il vino a temperatura costante di circa 15-18 gradi, evitando il più possibile eventuali sbalzi termici improvvisi
e tenendo le bottiglie sempre lontane da fonti di calore, al fine di scongiurare il rischio di alterazioni indesiderate.

Il terzo consiglio è quello di tenere il vino sempre al riparo dalla luce e tenendo sempre sotto controllo l’umidità dell’aria, possibilmente tramite un igrometro, che deve misurare una umidità quanto più possibile costante e intorno al 70-80%.

Una volta aperto, il vino andrebbe consumato entro poche ore. Se questo non fosse possibile, si possono trovare facilmente in commercio dei tappi ‘sottovuoto’, particolari sistemi di chiusura che aspirano l’aria dalla bottiglia e ne favoriscono la conservazione per alcuni giorni.

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Giuseppe Rodolico consulente enologo e food manager, export e import manager. Contatti winefoodrec@gmail.com