Testo del video:
Salve a tutti e benvenuti in un nuovo video di Wine&Food rec. Nel video di oggi parleremo di vendemmia, dato che ormai si è da poco conclusa in tutte le regioni italiane.
Quali condizioni determinano un buona o una cattiva annata?
Come sarà il vino prodotto da questa vendemmia del 2021? Andiamo ad analizzare tutti questi aspetti!
Nell’etichetta dei nostri vini preferiti, quasi sempre troviamo l’indicazione dell’annata di produzione.
Questa informazione è riportata in modo chiaramente visibile, ed è molto utile soprattutto ai più esperti,
per capire sin dall’inizio quali saranno le caratteristiche del vino.
Ogni annata, infatti, è diversa e costituisce una sfida nuova per i produttori,
che si trovano a dover fronteggiare delle condizioni che variano di anno in anno e che
influenzano inevitabilmente l’abbondanza e la qualità della vendemmia. Ma quali sono queste condizioni?
Tra le più importanti vi sono: la quantità e la frequenza delle piogge precipitate durante l’anno,
le temperature e l’esposizione al sole, gli eventi metereologici straordinari come grandinate e gelate tardive.
Le piogge, ad esempio, se troppo esigue possono limitare l’accrescimento degli acini, se troppo abbondanti possono favorire,
al contrario, la formazione di muffe e parassiti, o rovinare gli acini. La temperatura e l’esposizione al sole poi,
sono dei fattori cruciali per la corretta maturazione dell’uva.
Ma gli eventi che colpiscono più duramente le produzioni sono quelli straordinari come grandinate e gelate tardive:
questi fenomeni vanno ad intaccare i germogli e ne causano, in gran parte dei casi, la totale distruzione.
Scorrendo indietro negli ultimi anni, ad esempio, ricordiamo l’annata 2014 come un’annata particolarmente difficile,
con uva non sempre di buona qualità, a causa delle piogge abbondanti e con conseguente perdita di molta produzione
e una mediocre qualità degli acini.
Ma com’è stata la situazione in questo 2021? Se è vero che il clima sempre più severo sta mettendo a dura prova gli enologi e gli operatori vitivinicoli,
quest’anno in Italia c’è stata una perdita solo del 9% circa del raccolto su base nazionale rispetto al 2020, con differenze lievi tra regione e regione,
un valore di perdita comunque inferiore rispetto a quello di spagna e Francia.
Infatti l’Italia conserva ancora il primato di produzione di vino per ettolitri, attestandosi su un valore di 44,5 milioni di ettolitri.
Su scala nazionale non si sono registrate particolari criticità; nel 2021 la produzione ha retto bene,
nonostante qualche fenomeno avverso e il grande caldo, con un calo di produzione non preoccuopante.
Solo le gelate di Marzo/Aprile hanno avuto un impatto negativo. La qualità del raccolto è però molto buona:
non c’è alcuna regione in cui la qualità dell’uva sia stata compromessa, e gli acini non hanno sviluppato particolari problematiche di tipo fitosanitario.
Il futuro riserverà sempre nuove sfide: il cambiamento climatico sta mettendo a dura prova gli operatori del settore.
Fenomeni climatici di diversa entità, stanno esponendo tutti i territori vitivinicoli a nuovi e più poderosi attacchi
delle piante da parte di nuovi insetti, e di nuovi attacchi fungini. I viticoltori e gli enologi, sono impegnati in un
monitoraggio continuo dell’intero territorio e ad adattano prontamente le pratiche di controllo e produzione necessarie.
Dunque, aspettando di poter finalmente degustare insieme i migliori vini dell’annata in corso, vi ringraziamo per averci seguito!
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Al prossimo video, ciao!